Centro Destra Work in progress: le gomitate di Salvini

Centro Destra Work in progress: le gomitate di Salvini

Tutto a posto e niente in ordine

I motivi di discussione in casa del centro-destra sono molti. O almeno 3, ma della massima importanza.

I temi sono quelli della Legge Fornero, del Jobs Act e dei vaccini. A cui si aggiunge l’ultima butade del leader della Lega che veda aperta “l’opzione per l’uscita dall’Euro”.

La riforma delle pensioni è l’argomento più acuto sul tavolo degli alleati. Per Salvini è divenuto quasi un’ossessione, stando ai giudizi dei maggiori media. Ed è anche stata l’occasione per una delle ironiche punzecchiature a Berlusconi alle quali il segretario della Lega ci ha abituato. A Radio Capital, Salvini, in risposta al progetto di Berlusconi che prevede di cambiare gli aspetti negativi, ha detto: “Non scherziamo: stanno lavorando in questi minuti per scrivere una cosa messa bene, se ci sono altri Berlusconi che vogliono lavorare fino a 91 anni, va bene, ma tu dopo 41 anni di lavoro hai maturato il sacrosanto diritto di riavere i tuoi soldi. A chi dice non ci sono le coperture, rispondo che sono soldi dagli italiani. Quegli ipotetici 20 miliardi di costo, significano consumi, acquisti, spese e tasse che i pensionati mettono in circolo. La legge Fornero è sbagliata e va cancellata, assolutamente”. Ma ha aggiunto: “Ci metteremo d’accordo con Berlusconi”.

Lega contro l’obbligo dei vaccini

Sui vaccini emerge una contraddizione sulla posizione della Lega. Salvini afferma: “La netta maggioranza dei Paesi europei non ha vaccini obbligatori. Siamo l’unico Paese che ne ha dieci. Io sono a favore di una scelta ragionata e responsabile”. Ma poi aggiunge che in Veneto “la persuasione dà un risultato più alto che nelle regioni dove sussiste un obbligo formale”.

Il dato viene però smentito categoricamente dalla ministra Lorenzin: “La regione Veneto, ha fatto una propria normativa e ha speso molto per compagne pro-vax in questi anni, ma non ha raggiunto i risultati di cui parla Salvini. I dati ci dicono che sta sotto la soglia della immunità di gregge sia per la vaccinazione esavalente sia per il morbillo e la rosolia”.

E se la posizione leghista è più morbida e possibilista nei confronti del Jobs-Act, affiora una sorpresa. Dopo il marcia indietro di Di Maio sulla possibilità di uscire dall’Euro, Salvini rafforza la sua immagine di oppositore della moneta unica. In pratica predica un ultimatum da imporre alla Comunità: o si cambiano le regole o si esce.

Ne emerge quindi una situazione confusa. Sebbene tutte le parti si dicano ottimiste sulla ricerca di un accordo, le posizioni sono e restano distanti. E anche granitiche. In pratica l’accordo nel Centro-Destra, per ora, è solo limitato alla volontà di presentarsi compatto. Ma sul programma c’è ancora da lavorare.

 

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